Innanzitutto non voglio dire nulla sulla profezia Maya perché già mi stanno uscendo dalle orecchie… E così sarà fino al benedetto fine dicembre, quando non succederà nulla e ci si ritroverà con quintali di parole inutili (come per il millenium bug). Detto ciò, me la sono presa decisamente comoda! Da molto non posto e sono quasi riuscito a rilassarmi durante le vacanze. Finite però il 4 gennaio perché il 5 ero già in preparazione dell’evento del 6 gennaio. Perché per la befana, ho lavorato come CATERING ad un fantastico evento a Ponte di Legno (BS).
Ho preparato un aperitivo che è stato consumato nelle cabine della funivia Adamello SKI a lume di candela, con lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Una sfacchinata niente male. Tutto è andato liscio e in più è stata davvero una esperienza stupenda.
Per farmi perdonare l’assenza prolungata dal Blog, vi darà ben 2 NUOVE ricettine (perché durante le feste anche se ho latitato onLINE, ho comunque accumulato materiale per voi! Quindi:
ingredienti per 4 persone:
- n°1 petto intero (due metà)
- n°10 – 12 uova di quaglia
- 4 – 5 fegati d’anatra
- 150 g piselli finissimi
- n°1 albume
- qb brandy
- n°1 scalogno
- qb brodo vegetale
- qb sale e pepe
Prima di tutto sbollentate i piselli in abbondante acqua salata e farli raffreddare. Ottenere uova sode di quaglia facendole bollire 3-4 minuti in acqua bollente e sbucciarle tenendole ben intere. Quindi saltare in padella con dello scalogno i fegatini d’anatra e fiammeggiarli con del brandy aggiustando di sale. Quindi frullare e lasciar raffreddare. In una ciotola incorporiamo i piselli e l’albume alla purea di fegatini e poniamo in un sac à poche. Creiamo delle tasche nei petti d’anatra incidendo le due metà che formano il petto con un coltello sottile e ben affilato (coltello boucher) riempiamo la tasca con la crema di fegato ai piselli mettendo qua e la delle uova sode di quaglia. Chiudete con ago e filo (o con uno spiedino di legno) l’apertura. Sigillate i petti in padella antiaderente, fiammeggiateli con del brandy e terminate la cottura a 180°C in forno, tenendo i petti bagnati con brodo vegetale fino ad avere una temperatura al cuore di 70°C. Estrarre dal forno e lasciar riposare alcuni minuti per far rassodare il tutto e ottenere fette di arrosto che non si disfino. Servire con il suo “sugo” di arrosto.
Ingredienti per 8 – 10 fette di torta
- 350 – 400 g pasta frolla
- n°5 pere Kaiser
- n°2 arance
- 250 g zucchero semolato
- 0,5 dl passito
- qb cannella
- n°1 stecca vaniglia
- qb marmellata di pere
- 350 g cioccolato fondente
- 220 g panna liquida
Prima di tutto sbucciamo le pere e priviamole dei semi tagliandole a metà. Quindi cuociamole in acqua bollente con zucchero, buccia d’arancia, succo di arancia, passito, una stecca di cannella e il baccello di vaniglia i cui semi avrete usato per la frolla (tenete sempre i baccelli della vaniglia, per queste cotture come per le bagne di pasticceria sono utilissimi). Una volta cotte le pere, scoliamole e facciamole raffreddare. Nel frattempo avremo steso e cotto a vuoto la frolla in una normale teglia per crostate con uno spessore di 6 o 7 mm e far raffreddare anch’essa. A parte tritare a coltello il cioccolato. Fonderlo a bagnomaria o in microonde e a freddo incorporarvi la panna liquida fredda con una frusta ottenendo una ganache morbida. Far raffreddare la ganache fino a poterla porre in frigo in modo che si solidifichi maggiormente. Quindi quando avrà una consistenza abbastanza densa, porla in sac à poche con bocchetta a stella e comporre la torta ponendo le mezze pere cotte su uno strato di marmellata di pere e decorando gli spazi vuoti tra esse con la ganache di cioccolato.
BoooooonApetiiiiiit!!
Ohhhh là…finalmente di nuovo al lavoro!!! Complimenti per l’evento dell’Epifania…deve essere stata una bella soddisfazione…bella la ricetta del petto d’anatra….mi piace assai…a presto!!
Silvia
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grazie!!
sì, è stata una botta di vita però ne valeva davvero la pena! ciao Silvia!
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Belle le ricette… ma qui dovremmo essere tutti a dieta post vacanze 🙂
Immagino che, nonostante la stanchezza e il tanto carico di lavoro, l’evento debba essere stata una bella soddisfazione!
Buon 2012
Claudia
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