i Lussekatter di Filippa


Twitter è un mondo meraviglioso… L’altroieri, prima di mezzogiorno leggo un tweet di Filippa Lagerbäck dove dice che sarà ospite dei “Menu di Benedetta” per la puntata Santa Lucia.

Qualcuno di voi storcerà il naso ma A ME PIACE il programma della Parodi! Non condivido il 100% delle scelte e delle tecniche, ma mi piace. È un piacevole intrattenimento per la pausa pranzo. Prima di tutto perché è POP, nel senso popolare. Nel senso che fa piatti usando le scorciatoie di sfoglia già pronta, surgelati ecc ecc, ma è proprio quello che ha bisogno il pubblico che vuole dritte per cucinare qualcosa di veloce e buono tornando a casa tardi da lavoro. In secondo luogo, mi piace che (al contrario di una certa conduttrice recidiva bionda di RAI1) lei lavora in prima persona dall’inizio alla fine. Ha una buona manualità e le sane cicatrici da tagli e scottature sulle mani! Quella è cucina VERA! (non come in un certo programma di RAI1 dove dicono di preparare 3 portate in 20 minuti e poi la metà della roba è cruda). Ma non sono qui per fare l’avvocato del diavolo. Sono qui per parlarvi dei Lussekatter (code di gatto) preparate da Filippa. Se volete leggere della sua esperienza da benedetta eccovi l’inerente POST nel suo bellissimo blog personale.

La ricetta è semplicissima:

Ingredienti di Lussekatter:
75g burro
100ml latte
sale
1 bustina di zafferano
25g di lievito di birra
350gdi farina
75g zucchero (io ne ho messi 120g)
uvetta
1uovo

Si fa sciogliere il burro in un pentolino e si aggiunge lo zafferano, il sale, il latte e il cubetto di lievito, quindi versiamo il composto (appena appena tiepido) in una ciotola dove avremo messo zucchero e farina, impastando bene per ottenere un impasto omogeneo (appena più sodo di quello per pizza). Coprire e mettere al buio a lievitare un’oretta (io l’ho messo a 35°C in forno con la luce spenta e la porta semiaperta). Quindi tagliare l’impasto in due ottenendo un paio di tondini di 3 o 4 cm di diametro. Tagliare poi in cilindri di 3 cm di lato e allungare ogni cilindretto in un tondino di 7 – 8 mm di diametro incrociandoli a 2 a 2 e arrotolandone l’estremità ponendo un chicco d’uva sultanina in centro ad ogni ricciolo. Si possono incrociare come vi ho spiegato, oppure tenere singoli (a esse).

Una volta depositati in teglia li ho spennellati di uovo e (mia variante) aggiunto dello zucchero di canna in superficie. Questo in effetti non è proprio DOLCE, ho raddoppiato la dose di zucchero per renderlo meno neutro. Una possibile variante ulteriore è togliere lo zafferano e mettere un paio di tuorli nell’impasto, aggiungendo altro zucchero (non sarebbero più i Lussekatter però…).

Filippa me li ha ritwittati quando le ho mostrato come mi erano venuti, quindi sono stati ufficialmente APPROVATI! e God Jul!!

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