Nessuno ha ancora capito cosa significhi “chef”. Chef non significa cuoco. Significa “capo”. Lo chef é infatti il capo della cucina. Quello che deve decidere il menù, che tiene i rapporti coi fornitori, che si prende responsabilità di quello che succede in cucina e che deve tenere tutti in riga. I cuochi non sono tutti chef! Come i camerieri non sono tutti maître, i Carabinieri non sono tutti capitani, i docenti non sono tutti presidi e i dottori non sono tutti primari.
L’uso comune di chiamarci tutti “chef” è parecchio sbagliato. Ogni volta che sento usare a sproposito la locuzione è come se sentissi delle unghie strisciare sulla lavagna, o una forchetta graffiare un piatto vuoto.
Non è una investitura divina, ne niente di ufficiale. Io sono chef da quando sono a capo della mia azienda di Catering. Sono chef in quanto responsabile, nel bene e nel male, di quello che produce la mia azienda. Chi ha fatto una stagione di masterchef oggi é automaticamente lo chef tizio caio, si sentono dei pezzi giornalistici in TV in cui si parla di chi esce dall’alberghiero come di “giovani chef”. Ma no! Non é detto che lo diventino mai.
Certo, uno può essere uno “chef de partie” (un capo partita) a capo della sua sezione, però non é lo “Chef” capo di tutta la cucina. Altrimenti quando uno in cucina chiama: “Chef!” si girano in 6. Dove tutti sono chef, quindi, nessuno é chef.
Questo è frutto di una cattiva informazione. Come tutto ciò che passa nello showbiz dei media, si vuole fare… senza conoscere. Poi noi cuochi siamo spesso dei narcisisti e quando ci chiamano erroneamente chef senza che lo siamo, arrossiamo e ne siamo felici, perché sappiamo che é il punto di arrivo, e molti non si sognano neanche di stare a correggere l’intervistatore di turno per spiegargli perché non dovrebbero chiamarci tutti chef. Quindi la gente sente sempre la parola sbagliata come se fosse un semplice sinonimo di cuoco. E l’uso diventa troppo comune.
Come quando dei genitori mi chiedono “ma quando mio figlio uscirà dalla 5ª superiore all’alberghiero allora ha il diploma di chef?”, allora mi cascano le braccia. Chef si diventa dopo anni di esperienza quando qualcuno ha fiducia nelle tue capacità ed esperienza e decide di metterti a capo di tutta la cucina. Quando un ragazzo esce dall’alberghiero è operatore tecnico dei servizi ristorativi. Se li ha studiate, sa le basi della cucina, dell’igiene e del servizio. Saranno gli anni di lavoro a farlo crescere, e se ne avrà l’opportunità, di essere messo a capo di una cucina.
Cuochi si può nascere, ma chef si diventa!
P.S. No, la lunghezza del cappello non c’entra